La Cà di Banda
Codice identificativo Unico Regionale 004078-BEB-00004 CIN IT004078C1IH4ERV8L
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Una giornata dedicata alla filosofia di Louise Hay in cui Donatella Rovere, insegnante certificata metodo Louise Hay da tanti anni, dona strumenti pratici e semplici per vivere meglio e ha presentato il suo calendario annuale.
Sabato 13 aprile 2025 a scoprire un angolo del Parco Fluviale e la realtà degli orti biologici “Ca' di banda”, tramite una passeggiata guidata e un rinfresco finale:
La passeggiata per il parco fluviale è partita alle 10:00 dal lago artificiale di via del lupo per poi passare dalle sorgenti vecchio Sant'Anselmo, dalla panchina gigante e si è conclusa infine con un rinfresco alle 11:30 presso gli Orti "Ca' di Banda".
L’iniziativa rientrava nel progetto “Innesti solidali”, coordinato dal Comitato Arci Piemonte e Cuneo Asti insieme agli Orti di Ca' di Banda, Nova Coop con il Presidio Soci Coop di Cuneo e il Consorzio Socio Assistenziale Del Cuneese, finanziato dalla Regione Piemonte e dal Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali.
La finalità è stata quella di far conoscere il territorio e la possibilità di gestire un orto anche per chi vive in città, condividendone la responsabilità con altre persone presso la realtà associativa Ca' di banda, che ha in tutto 49 orti biologici di 50 metri quadrati ciascuno.
Le azioni previste in “Innesti solidali” vogliono investire sul rafforzamento di realtà che stanno sperimentando forme di orticoltura comunitaria in ottica ricreativa e socializzante per ricreare un senso di appartenenza ad una comunità in grado di agire in modo inclusivo e solidale.

La neonata associazione “Orti la Cà di Banda” ha presentato gli orti destinati agli associati. Si tratta di 49 orti, oltre a uno “dimostrativo”, situati in via delle Isole in frazione Madonna delle Grazie a Cuneo, a pochi metri dal bed&breakfast che si chiama proprio “La Cà di Banda” di Sergio Parola, tra due piante di rovere messe a dimora dal nonno dello stesso proprietario. I terreni sono separati da strade denominate “Contrà di ramassin” e “Contrà di sarzet”.
«L’associazionismo previsto dalla legge può avere molteplici scopi, il nostro si trova a metà tra il ricreativo e il culturale e siamo fortemente convinti di percorrere questa strada», spiega il presidente della nuova associazione Roberto Marengo, «Questo luogo dovrebbe diventare un posto di aggregazione di persone; il nostro intento è proprio quello di poterle riunire. L’assegnazione dei terreni da parte dell’associazione avverrà per ordine di iscrizione, con un costo mensile di 20 euro e al termine dell’anno ci sarà anche un consiglio che si occuperà si approvare i conti. L’associazione è no profit e non ha scopo né di lucro né commerciale: gli unici introiti saranno dati dalle quote d’iscrizione dei soci, necessarie affinché il nostro sodalizio possa affittare il terreno e la struttura da mettere a disposizione dei singoli associati».
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